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A KREMSIER
di Vitaliano Modena
A Kremsier (Kromeriz in cèco), graziosissima cittadina della Moravia, fu trasportato durante la guerra l'istituto magistrale di Gorizia e vi vennnero istituiti dei corsi per profughi delle provincie meridionali.
Una ventina furono gli studenti trentini provenienti da Landegg Pottendorf che nell'autunno 1917,all'apertura dell'anno scolastico, cominciarono a frequentare quell'istituto; diventarono in seguito una sessantina.
Fra gli allievi vi furono Antonia Zottele di Roncegno, Augusta Zen di Novaledo, Sesto Fedele di Telve e altri valsuganotti.
La rievocazione scritta di quegli anni, opera di Camìllo Medeot, memora alcuni episodi narrati anche dalla maestra A. Zottele.
Il primo si riferisce al suo incontro a Kremsier con il fratello Alessio, reduce dalla prigionia in Russia.
L'altro, riportato già in questo libro, riguarda la comprensione dei sacerdoti nei confronti di coloro che erano costretti ad arrangiarsi per calmare un po' la fame.
La maestra A. Zottele ricorda, della sua esperienza, oltre all'appetito non sempre saziato e alle pietanze non sempre gradite, soprattutto il clima di rispetto, di serietà, di serenità, di familiarità comune a tutti.
E questo pur nel dramma della guerra e dei lutti che inevitabilmente coinvolsero ciascuno.
Boemia. Operai di una fabbrica; fra essi Lucilla e teodolina Bernardi.
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