Menu principale:
TUTTI I TESTI E LE CARTINE SONO TRATTI DAL LIBRO
"ITINERARI DELLA GRANDE GUERRA IN VALSUGANA ORIENTALE E TESINO"
DI LUCA GIROTTO E FRANCO GIOPPI
13° La linea italiana di "massima resistenza"
tra Monte Ciolino e San Giorgio
Un'ultima proposta, infine, è rivolta a coloro che, senza dover usare l'automobile, volessero associare la visita alle testimonianze belliche rinvenibili a ridosso del centro urbano di Borgo con una piacevole escursione che da un lato consente di toccare monumenti storici di grande rilevanza e dall' altro offre vedute spettacolari sul centro urbano, sull'intera Valsugana orientale e sui monti che la circondano.
Due sono le opzioni che qui si suggeriscono:
• risalire la dorsale meridionale del rilievo posto a nord dell'abitato attraverso l'itinerario che conduce al Convento dei Francescani, Castel Telvana, Castel San Pietro, Monte Ciolino, per scendere poi a Borgo lungo la Via Crucis, Telve di Sopra e la frazione Fratte;
• Guadagnare l'elevazione della Rocchetta - ovvero del monte posto a mezzogiorno del paese - seguendo un percorso che si sviluppa sul versante occidentale del rilievo e che, partendo da via della Fossa, conduce al ripiano di San Giorgio al Monte, alla sommità della Rocchetta e, da qui, rientra in borgata passando per il paesino di Olle.
• Prima opportunità. Dal centro storico del paese (mt 386) occorre salire (nord) la Scala a Telvana (ubicata a lato dell'antico Municipio) sino al complesso monastico di San Francesco (chiesa e convento del XVII secolo) ove era posto l'osservatorio italiano per artiglieria apprestato con il fine di monito rare l'estrema porzione occidentale del fronte del Lagorai, le propaggini della montagna di Roncegno e, soprattutto, il presidio d'artiglieria austroungarico di Monte Panarotta.
• Mantenendo la medesima direzione di marcia, dal santuario si prosegue sino alla possente struttura di Castel Telvana (XIV secolo, mt 559) la cui visita è consentita solo all'esterno. Dall'aprile al maggio del 1916, il maniero fu residenza del generale Pastore comandante della 15° divisione italiana. Al suo interno l'alto ufficiale, oltre ad organizzare numerosi concerti per pianoforte e spinetta, ricavò una rigogliosa serra floreale allestita con essenze requisite in paese per il tramite di due regi carabinieri specificatamente incaricati.
• Procedendo lungo una stradina sterrata (dx), si sfiora quindi l'edicola delle Fratte e da qui, con direzione opposta (sx), si guadagna il displuvio principale del rilievo attraverso un breve tratto di strada asfaltata che ben presto si abbandona. Ora l'itinerario ripercorre gran parte dei trinceramenti apprestati tra l'estate del' 15 e la primavera del, 16 dai militari italiani, che lungo questa sottile dorsale tracciarono la "linea di massima resistenza" a chiusura - verso settentrione - della Valsugana alla stretta di Borgo. Ancora visibili trincee ricavate nella roccia e parapetti in pietrame.
• Con un ulteriore, breve sforzo, ci si trova ormai al cospetto dei ruderi di Castel San Pietro (mt 876) e, quindi, sulla vetta del Monte Ciolino ammantata di pinete. A mezzogiorno della "pala" meridionale costituente l'antica rocca così come a settentrione dell'orrendo ripetitore principale (dx rispetto alla strada forestale) sono tuttora presenti caverne austriache e appostamenti utilizzati dalle forze imperiali nel '17 e nell' estate del' 16 come ricoveri, magazzini, ecc.
• Il rientro si propone attraverso la suggestiva "Via Crucis" (dx, imbocco a quota 860 ca), all'inizio della quale si distinguono le piazzole per una batteria italiana da 149 G che nella primavera del '16 lanciava i suoi proietti su San Osvaldo. Sul finire del bosco - laddove l'itinerario religioso marca una delle sue ultime stazioni - è ancora presente (sud) una fontana a vasca realizzata dall'83° reggimento fanteria italiano che reca impressa una sbiadita iscrizione lasciata dai suoi costruttori (eventuali informazioni c/o gruppo ANA locale).
• Dall'abitato di Telve di Sopra (mt 646) non rimane quindi che raggiungere la frazione delle Fratte (sud-ovest) ripercorrendo un tratto dell'antica strada romana "Claudia Augusta Altinate" e da qui, sfiorato nuovamente Castel Telvana, scendere (sx) a Borgo lungo la "Via dell'Ospedale" (sx) o attraverso l'itinerario di salita.
• Seconda proposta.
La seconda opzione, che si sviluppa nella direzione contraria rispetto a quella più sopra segnalata, è finalizzata a ripercorrere la porzione meridionale della già citata linea italiana "di massima resistenza". Anche questo tratto dell'opera militare sbarrava nettamente il fondovalle della Valsugana all' altezza di Borgo e toccando i rilievi della Rocchetta, di San Giorgio e di San Lorenzo raggiungeva la sommità del Monte Armentera.
• Partenza.
Dalla periferia sud-occidentale dell'abitato (mt 386) occorre avviarsi lungo via della Fossa e varcata la superstrada della Valsugana (loc. Stalletta) seguire la strada asfaltata che conduce (sud) alle prime pinete di Val Canaia (mt 530 ca). L'arteria, che per il regio esercito costituiva la principale trincea difensiva, da questo incrocio volge a levante e si arrocca sino al terrazzo prativo di San Giorgio al Monte (mt 650, vivaio forestale, edicola e cappella votiva del XIX secolo).
• Ai lati del viottolo che conduce alla sommità della Rocchetta (imbocco sulla sx rispetto al capitello) nonché presso la modesta vetta principale raggiungibile dalla spianata in pochi minuti sono presenti caverne deposito-magazzini e postazioni per l'artiglieria da 149 e da 75 mm, così come un osservatorio per batteria posizionato proprio sulla cima (mt 705) che offre ampio panorama sulla borgata e su tutti i campi di battaglia a nord del Brenta (da ovest verso est: Spigolo di Frattasecca, Sant'Osvaldo, Serot, Monte Colo, Desene).
• Il rientro è fattibile sia ripercorrendo l'itinerario di salita sia attraverso San Giorgio, Maso Meneghini (mt 575), sentiero dei Morti (imbocco lungo la strada provinciale una decina di mt - sx - a valle del casolare citato), Osteria alla Croce presso alle (mt 435), Borgo Valsugana.
Gruppo Alpini di Roncegno – Piazza Achille De Giovanni 1- 38050 – Roncegno Terme – (Tn) P.IVA/C.F.90012350220